blackbeard

joined 2 years ago
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La mano lunga e' una storia a cui sono molto affezionato. La raccontava mio padre a noi bimbi le notti d'estate. Ora la racconto io al mio bambino, con qualche piccola modifica.


Nel piccolo villaggio di Bingi, circondato da colline verdi e rigogliosi boschi, viveva una famiglia composta da due padri amorevoli, Gabriele e Stefano, e dal loro bambino, Simone.

Simone era un bambino vivace e curioso, con un grande sorriso che illuminava la stanza. Amava esplorare il mondo intorno a lui, fare domande su tutto e scoprire nuovi posti. Gabriele e Stefano, che Simone chiamava affettuosamente Babbo e Papà, erano sempre pronti a rispondere alle sue domande e a guidarlo nelle sue avventure.

Nel villaggio, viveva un terribile mostro chiamato "La Mano Lunga" che abitava in un pozzo lontano dal villaggio. Il mostro aveva un lungo braccio viscido che stendeva fuori dal pozzo per afferrare ignari abitanti del villaggio. Nessuno sapeva da dove venisse il mostro, ma tutti gli abitanti del villaggio ne avevano paura.

Un giorno, Simone decise che voleva costruire una casa sull'albero. Aveva visto una bellissima casetta sull'albero nel parco vicino e aveva sognato di averne una tutta sua. "Babbo, Papà," disse con gli occhi scintillanti, "possiamo costruire una casa sull'albero nel nostro giardino?"

Gabriele e Stefano si scambiarono uno sguardo e sorrisero. "Certo, Simone," rispose Gabriele. "Sarà un progetto divertente da fare tutti insieme."

Così, quella domenica mattina, armati di attrezzi, legno e tanta voglia di fare, iniziarono a lavorare. Gabriele era bravo con il martello e i chiodi, mentre Stefano si occupava di misurare e tagliare il legno con precisione. Simone aiutava portando piccoli pezzi di legno e passando gli attrezzi ai suoi papà.

Mentre lavoravano, Gabriele e Stefano raccontavano a Simone storie di quando erano bambini. "Sai, Simone," disse Stefano, "anche io avevo una casa sull'albero quando ero piccolo. Ci passavo ore a giocare e immaginare di essere un esploratore."

"Anch'io!" aggiunse Gabriele. "La mia era tutta decorata con bandierine colorate. Era il mio posto segreto dove potevo sognare e creare storie fantastiche."

Simone ascoltava affascinato, immaginando le avventure dei suoi papà da piccoli. "Non vedo l'ora di avere la mia casa sull'albero," disse con entusiasmo.

Dopo settimane di lavoro e di momenti divertenti passati insieme, la casa sull'albero fu finalmente pronta. Era perfetta: aveva una piccola scala per salire, una finestrella da cui guardare il mondo e persino una corda per arrampicarsi.

Simone era al settimo cielo. "Grazie, Babbo! Grazie, Papà!" esclamò abbracciandoli forte. "È la casa sull'albero più bella del mondo!"

Da quel giorno, la casa sull'albero divenne il posto preferito di Simone. Ci passava ore a giocare, a leggere e a inventare storie. Gabriele e Stefano spesso si univano a lui, portando libri e giochi, e insieme vivevano tante avventure immaginarie.

Un giorno, mentre giocava nella casa sull'albero, Simone sentì un rumore strano. Guardò fuori dalla finestra e vide il lungo braccio viscido de La Mano Lunga che si allungava verso la casa sull'albero. Simone impallidì e corse subito a chiamare i suoi papà.

Gabriele e Stefano sentirono le urla di Simone e subito capirono che c'era qualcosa che non andava. Corsero verso la casa sull'albero e videro il mostro che cercava di afferrare Simone con il suo lungo braccio viscido. Senza esitare, i due papà si misero in azione per proteggere il loro bambino.

Gabriele prese una lunga asta e con abilità da vero esploratore riuscì a bloccare il braccio del mostro, mentre Stefano cercava di capire come fare per allontanarlo definitivamente. Insieme, escogitarono un piano per intrappolare La Mano Lunga e impedirgli di fare del male a Simone o ad altri abitanti del villaggio.

La notte seguente, Gabriele e Stefano misero in atto il loro piano. Attesero pazientemente che il mostro si affacciasse dal pozzo e, nel momento giusto, lo intrappolarono in una rete robusta che avevano preparato con cura. La Mano Lunga si dibatté per liberarsi, ma ormai era in trappola.

L'indomani, il villaggio intero si riunì per celebrare la sconfitta del mostro. I due papà di Simone vennero acclamati come eroi e il bambino era fiero di loro. Da quel giorno, non ci fu più alcun pericolo per il villaggio e la casa sull'albero di Simone divenne il simbolo della vittoria sul mostro.

La famiglia di Simone era unita dall'amore e dalla gioia di stare insieme. E così, nel piccolo villaggio di Bingi, tra le colline verdi, la famiglia di Gabriele, Stefano e Simone continuò a crescere e a vivere felice, con la loro meravigliosa casa sull'albero sempre pronta ad accogliere nuove avventure.

[–] [email protected] 3 points 5 days ago

Ciao, utilizzo ProtonVPN e posso dirti che va bene. Il vantaggio maggiore lo si ha se si utilizzano anche gli altri servizi che Proton offre, come nel mio caso.

[–] [email protected] 2 points 2 weeks ago

That's disgusting

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I'm not gay. (www.youtube.com)
[–] [email protected] 1 points 2 months ago

Come hanno detto altri, l'hardware raid e' assolutamente non necessario. Usa ZFS. Se non hai molta dimestichezza con i file systems, usa truenas. Io uso proxmox con Truenas virtualizzato.

 

So che esistono piattaforme come PeerTube ma basta usarla 5 minuti per capire che non e' un'alternativa valida. Eppure abbiamo i torrents, abbiamo Stremio, ad esempio, che, lasciando da parte i contenuti illegali e' un alternativa a qualsiasi altra piattaforma di streaming. Possibile che nessuno sia stato in grado di creare una piattaforma veramente alternativa?

[–] [email protected] 2 points 2 months ago

Alla fine ho scritto e stampato qualche fiaba da solo, e' stato piu' veloce e facile :-)

 

Ciao,

Qualcuno conosce dei libri in italiano per famiglie omogenitoriali?

Grazie,

B.